Non è la prima volta che parlo di una nuova versione di una canzone (sia essa il rifacimento dell’artista originale, sia essa una cover, come nel caso dei Pentatonix).
Quando lo feci nel vecchio articolo, sostenevo che voler copiare un prodotto non darà mai lo stesso risultato dell’originale.
Questo non è il male in senso assoluto: persino Botero ha realizzato una sua versione della mitica Gioconda di Leonardo, con un risultato che non voleva certo né copiare, né deridere il maestro fiorentino. In una sola frase: Botero voleva solo dare la sua versione!
Eccezion fatta per la verità che deve essere sempre detta in ogni occasione, non solo in tribunale, ognuno è libero di avere una propria versione della vita. Naturalmente, si può prendere spunto da qualcuno, prenderlo a riferimento come esempio da seguire, ma dobbiamo dare noi la nostra versione della vita, non copiare quella di qualcun altro pari pari.
Pensate, per esempio, a due gemelli omozigoti: uguali in tutto per tutto, solo la madre sarebbe in grado di riconoscerli, eppure….Eppure ognuno di loro due ha gusti differenti dall’altro. Essere uguali esteriormente non significa esserlo anche interiormente.
Questo porta anche ad un’altra conseguenza, a cui spesso pensiamo poco. Spesso un amico o un collega ci invitano a fare come lui in un certo ambito, qualunque esso sia. Il motivo che sta alla base è semplice: io ce l’ho fatta in questo modo…perché tentare una strada diversa, amico mio?
Il motivo per cui dobbiamo seguire una strada diversa è semplice: noi non siamo il nostro amico o collega di turno! Qualcuno potrebbe aggiungere che – inoltre – anche se viviamo una situazione simile a quella già provata dal nostro amico, non sarà esattamente uguale. Non trovo nulla di sbagliato in questo: del resto, non ho mai visto un professore all’Università che facesse le stesse domande a tutti gli studenti.
Proprio per questo la nostra versione della vita è diversa da persona a persona.