La prima volta che ti ho visto ho pensato che fossi un idiota

Molte amicizie iniziano con "La prima volta che ti ho visto ho pensato che fossi un idiota"
Molte amicizie iniziano con “La prima volta che ti ho visto ho pensato che fossi un idiota”

Se facessi una domanda idiota ad ognuno di voi, del tipo

Cosa avete pensato la prima volta che avete visto il vostro amico?

Non so quale sarebbe la vostra risposta, ma mi piace immaginare che l’utente di Twitter Lo psihologo rispondesse a tutti con il suo tweet

Molte amicizie iniziano con “La prima volta che ti ho visto ho pensato che fossi un idiota”

A prima vista, sembra che la frase sia un po’ supponente, quindi idiota a prescindere: come può permettersi qualcuno di generalizzare?

In realtà, in amicizia non consideriamo mai un fatto: la prima volta che lo abbiamo visto, il nostro amico era una persona come tante altre, di quelle che non conoscevamo e che – alla prima esclamazione utile – abbiamo etichettato come idiota.

Il motivo per cui lo abbiamo fatto è semplice: l’ipotetico idiota non pensava come noi e credevamo di essere sempre e comunque nel giusto.

Con il tempo, abbiamo capito che il nostro amico era tutt’altro che un imbecille e che abbiamo preso un abbaglio. Giusto che accada: prima di diventare amiche, due persone devono conoscersi, a meno che non siano letteralmente cresciute insieme.

Può sembrare paradossale che le amicizie migliori siano quelle che si costruiscono con il tempo e non quelle che – invece – scattano come un colpo di fulmine. L’amicizia è – ovviamente – diversa dall’amore, ma non consideriamo mai una differenza molto importante: in amicizia non ce ne frega nulla

  • Del corpo
  • Delle tendenze sessuali
  • Di quelle politiche

Del nostro amico. Anzi, saranno proprio queste differenze ad alimentare l’amicizia. Che amicizia sarebbe quella in cui uno fa esattamente ciò che fa l’altro? Non ci sarebbero scambio di opinioni e nemmeno contrasti. In due parole, non sarebbe un’amicizia destinata a svilupparsi con il tempo, perciò ad essere accantonata come una specie di giocattolo che usavamo da piccoli.

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