La mia famiglia è differente

la famiglia di sei
La mia famiglia è differente

Non so come descrivereste la vostra famiglia in una frase. Seb l’ha fatto lanciando il tweet #lamiafamigliaèdifferente descrivendo la sua famiglia

Mia nonna è musulmana praticante, mia mamma è algerina, mio padre è siciliano, mio cognato è afroamericano, le mie nipoti sono italoamericane. Mi amano per chi sono davvero: gay , innamorato della vita, della libertà, di chiunque ami incondizionatamente

Più che un tweet, è una descrizione molto bella e sincera. Tutti noi possiamo attribuire almeno un aggettivo ad ogni membro della nostra famiglia, così come ogni membro della nostra famiglia attribuisce uno o più aggettivi a noi.

Se proprio vogliamo trovare un difetto alla descrizione fatta da Seb, potremmo dire che è abbastanza riduttiva. Ogni persona non è solo

  • Afroamericano
  • Gay
  • Italoamericano

Per riprendere l’elenco. Non so quali altri aggettivi io possa attribuire, per esempio, al padre siciliano, ma immagino che abbia (lui, come tutti) delle peculiarità che lo rendono un individuo diverso da tutti gli altri.

L’uso del termine diverso non vuole essere assolutamente negativo, anzi. Se pensiamo a qualcosa di diverso da noi, spesso cadiamo nell’errore macroscopico che sia anche  inferiore a noi. A meno di voler attribuire il ruolo di pecora nera ad un qualsiasi componente della famiglia perché, per esempio, è un ladro, nessuno si deve vergognare per ciò che è.

Chi si deve vergognare, al massimo, sono le persone che reputano ciò che viene comunemente definito diverso come inferiore. Già grammaticalmente parlando, la questione è totalmente errata: basta controllare il significato di diverso ed inferiore sul vocabolario. Se cadete in questo errore, forse non siete troppo differenti dalla famiglia del brutto anatroccolo. Forse, però, avete fatto un errore più comune: non conoscete la persona, ma soltanto il gruppo.

Dire che tutti gli afroamericani, per esempio, hanno una determinata caratteristica, è essere quantomeno offensivi: gli italiani non si offendono – forse – quando uno straniero attribuisce parole come pizza, spaghetti, mafia ad uno qualsiasi di noi?

Non credo sia molto differente dare una definizione offensiva ad un qualsiasi gruppo.

 

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