Le notizie legate al clima – tornate di moda ultimamente grazie a Greta Thunberg, mi hanno fatto tornare in mente la canzone I need to wake up (letteralmente “Necessito di svegliarmi “), sigla di chiusura del documentario Una scomoda verità
Svegliarmi è un verbo che può piacere o non piacere, dipende dal contesto della frase in cui lo utilizzo: fatico a svegliarmi di mattina, ma so bene che devo farlo.
Nella vita, per tutti noi, deve essere un po’ la stessa cosa. Per migliorarla e migliorare il mondo che ci circonda dobbiamo svegliarci. Come ci insegna Greta in relazione all’ambiente, non sono necessari grandi sforzi: basta acquisire nuove abitudini.
Il problema sono proprio le abitudini: difficile cambiarle di colpo. Le mie difficoltà a svegliarmi mi hanno portato ad escogitare varie strategie per risolverle, dalla tazza di camomilla all’andare a letto presto.
Se vogliamo modificare sia l’ambiente (come suggerisce Greta) sia la vita (come intendo io) non occorre partire dalle cose grandi, ma dalle piccole abitudini. Se, per esempio, vi sentite stanchi durante il giorno, imponetevi di andare a letto sempre alla stessa ora.
L’esempio è volutamente legato al dormire non solo perché si contrappone al verbo svegliarmi, ma anche perché è una cosa che facciamo tutti. Gli altri cambiamenti dipendono da una parte delle vostre abitudini, quelle che considerate dannose.
Ovviamente non mi riferisco solo a quelli che vengono considerati propriamente vizi, ma anche a tutte quelle cose che possono essere fatte in un modo diverso da quello che avete seguito finora.
Il cambiamento non deve essere per forza radicale: spesso sono le piccole abitudini a fare la differenza.
Apparentemente, questo può sembrare un controsenso. In realtà, è solo l’inizio. Man mano che prenderete nuove abitudini, prima noterete voi stessi il cambiamento e – successivamente – lo noteranno le persone intorno a voi.