
In questo periodo, si parla molto di una persona di sedici anni di nome Greta Thunberg che, cominciando dagli scioperi scolastici, sta portando avanti una battaglia contro il riscaldamento globale ed il clima in generale.
La battaglia che sta portando avanti questa ragazzina ha suscitato l’interesse di giornalisti e scrittori in generale. La copertina che vi propongo oggi come immagine dell’articolo è solo una delle tante che si trovano in libreria oppure in edicola.
Naturalmente, il nome in sé è relativamente poco importante: è più importante la battaglia che questa persona sta portando avanti, ma credo che ci sia un aspetto che non prendiamo in debita considerazione.
Ognuno di noi è capace di fare molte cose: inutile elencarle, perché molto dipende dalle inclinazioni personali. Tra queste, c’è un sottoinsieme che contiene
- Battaglie
- Hobby
- Inclinazioni personali
di cui una persona non può fare a meno: è come se il suo nome fosse associato indissolubilmente a quella specifica cosa.
Se vogliamo scomodare i personaggi famosi, la storia è piena di esempi. -Dicendo Michelangelo, vi verranno subito in mente la Cappella Sistina o la Pietà. Se dico Leonardo, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta per citare un’opera per la quale merita di essere ricordato.
Anche senza voler scomodare i personaggi storici, ci sono molte cose per le quali il nostro nome potrebbe essere ricordato, anche solo dagli amici: il punto è che – spesso – non ce ne rendiamo conto (risultando troppo modesti, in un certo senso). Possiamo cadere anche nell’errore opposto: ci riteniamo dei super-uomini in un determinato settore e pensiamo che come noi non ci sia nessuno.
In entrambi i casi, stiamo sbagliando: il nostro nome sarà ricordato da chi ci voleva bene e per le cose che abbiamo fatto senza cercare di sbandierarlo ai quattro venti.