Sarebbe bello poter vivere milleanni, come cantano i Nomadi nel testo della loro nuova canzone.
Sappiamo bene, però, che è impossibile vivere milleanni: al massimo, possiamo augurarci di vivere cento anni ed essere ricordati negli anni a seguire dalle persone che ci hanno voluto bene. Triste a dirsi, ma è così.
Il pensiero della morte non ci deve bloccare: sarebbe meglio non pensarci per milleanni ma, se non è possibile, è meglio usare questo pensiero per spronarci ad agire.
Come già aveva detto Steve Jobs in una frase inclusa nel suo famoso discorso
Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro.
In effetti, aveva più che ragione: fra milleanni cosa ce ne faremo
- Dell’invidia
- Delle ripicche
- Dell’astio
che possono minare il rapporto fra noi ed una qualsiasi altra persona? Ovvio: non ce ne faremo nulla!
In questo senso, è assolutamente vero il proverbio
Vivi e lascia vivere
Se due o più persone si rispettano e si vogliono bene, non dovrebbe essere necessario che spieghino a vicenda perché vogliono fare una determinata cosa: entrambi sanno che non si farebbero mai del male a vicenda.
Non fare nulla che non possa turbare l’altro è rischioso…ed i risultati si faranno sentire ancor prima di milleanni: vivrete sempre con il rimorso di non aver fatto qualcosa che avrebbe potuto rendervi felici.
Le persone che vi sono accanto non dovrebbero ostacolarvi, anzi: dovrebbero spronarvi!
Vorrei farvi una domanda provocatoria
Stareste meglio accanto a qualcuno di triste ed insoddisfatto o di felice e contento?
La risposta mi pare ovvia. Eppure, avendo paura di perderla, ci poniamo mille dubbi che riversiamo sull’altro, bloccandolo. Se l’altro è comprensivo, lascerà perdere il suo desiderio; se l’altro è un po’ più deciso, vi lascerà, perché si sentirà insoddisfatto.
La vita non dura milleanni: meglio viverla fino in fondo.