
Questa notte, l’Ansa ha battuto la notizia della morte di Nikki Lauda. La pagina Facebook Kotiomkin ha fatto commentare la fine di questa vita dalla signora con la falce in persona
Ricordo nel 1976. Sul circuito di Nurburgring mi dissi di no. Ma lo vedi? Alla fine tornano da me anche gli amori giovanili!
Una vignetta macabra, senza dubbio. Del resto, sia la morte, sia la satira non guardano in faccia nessuno. Per questo credo che Nikki Lauda, se fosse ancora in vita, non dovrebbe prendersela per essere oggetto di questa satira.
Ricordarsi di qualcuno, alla fine, è un modo per riconoscere quanto questa persona è stata importante. Naturalmente, Lauda era un personaggio noto al pubblico, chiaro che i giornali riportassero la notizia.
Pensate, invece, a tutte le persone che avete conosciuto in passato, magari durante il vostro percorso scolastico, di cui oggi vi domandate
Che fine hanno fatto?
Magari ricordate un aneddoto sicuramente meno triste di quello riguardante l’incidente di Nikki Lauda, ma nulla più. Per quanto possa sembrare asettico e rapido, basterebbe digitare qualche informazione su internet per avere notizie anche di chi sembrerebbe scomparso dalla vostra vita senza lasciare traccia. Invece, preferite leggere le ultime notizie sul giornale.
Dedicarsi alle altre persone vuol dire anche questo: chiedere notizie di chi non si vede da tempo. Qualcuno può sostenere che, in alcuni casi, l’amicizia è finita da tempo. In quei casi, mi viene in soccorso John Belushi
Non finisce proprio niente se non l’abbiamo deciso noi!
Spetta a noi decidere quando mettere la parola fine ad una qualsiasi cosa. Le cose importanti, però, non finiscono mai: ci sarà sempre un ricordo che farà capolino nella nostra mente quando meno ce lo aspettiamo.
In quei casi, dobbiamo lasciare giusto spazio al ricordo e fare in modo di esprimerlo nel modo che riteniamo. Per questo non me la sento di giudicare negativamente la vignetta.
🙏