Ammetto che mi ritrovo molto nella canzone Tam tam di Arisa. Anche se sappiamo bene che il cuore è il luogo delle emozioni, spesso non riusciamo ad esprimere le emozioni stesse.
Se le emozioni non sempre sono immediatamente esprimibili a parole, il battito del cuore, il suo tam tam, per dirla con la canzone contenuta nell’album, è immediatamente riconoscibile.
L’unica differenza con una canzone è che in un caso ci bastano due note e un tam tam di batteria per riconoscere immediatamente il brano. Quando si tratta di cuore, invece, non sempre capiamo immediatamente di essere innamorati.
Forse ci sarà capitato di innamorarci in un periodo in cui pensavamo spesso al lavoro, forse l’altra parte della coppia ormai formata si è innamorata prima di voi ed avete frainteso i suoi gesti.
Data una strana concomitanza astrale di eventi non spiegabili razionalmente, non trovo assolutamente fuori luogo chiedersi
Ma come è potuto accadere?
La domanda delle domande, paradossalmente, non ha la risposta delle risposte. Facendo un paragone forse un po’ azzardato, è come quando sentite il primo tam di batteria del vostro brano preferito: parte il classico brivido lungo la schiena, quello che vi fa cominciare a cantare in concomitanza del vostro artista preferito quando siete ad un suo concerto.
Questo è ancora più inspiegabile che coinvolge due persone contemporaneamente che, forse, fino al giorno prima, erano solo due conoscenti o due amici.
Il punto che resterebbe da smarcare è semplicemente dichiararsi. Più facile a dirsi che a farsi, anche se è sempre necessario dire ciò che si pensa o che si prova. Il rischio di provare rimpianti e trasformare il tam tam del cuore in qualcosa che fa stare male mi sembra concreto.
Essere innamorati non vuol dire trascurare le amicizie. Del resto, l’uomo è un animale sociale: una coppia può fare parte di una società, ma non potrà mai costituire una società a sé stante.