
Molti staranno ritornando dalle vacanze con in testa i giorni appena trascorsi e qualche foto sul cellulare o nelle schede di memoria delle macchine digitali, compatte o reflex che siano. Trovo molto interessante il tweet pubblicato ieri da La Rosa
Se pubblicate le vostre foto sul social non dite che non cercate approvazioni di altri, altrimenti le terreste per voi
Se è vero che un’immagine come una foto – a volte – vale più di mille parole, sbandierare sui Social immagini personali è un modo per far notare la vostra felicità agli altri.
Detto così, sembrerebbe non esserci nulla di male, ma c’è il classico rovescio della medaglia. Che si tratti di una foto o di una frase, mi sembra che – oltre che a felicità – i contenuti dei social vogliano trasmettere una forma di invidia. Raramente si vedono su Facebook immagini di spiagge considerate popolari come quelle di Riccione; più spesso, si condividono mete esotiche.
Il significato sembra essere
Io sono stato qui…E voi no!
Per comunicare con gli altri non serve suscitare invidia: occorre trasmettere una sorta di gioia. La gioia può essere relativa al fatto che, andando in quella località
- Avete realizzato un vostro sogno
- Vi state godendo il meritato riposo
- Vi state divertendo
Anziché invidia, le frasi che pubblicate dovrebbero servire da sprone a chi vi legge a realizzare qualcosa di altrettanto bello. Per esempio, la mia amica Lucia pubblica spesso foto dei suoi restauri. In quelle frasi leggo gioia di aver portato a termine un lavoro piacevole che ripaga della stanchezza.
Se le persone riuscissero a comunicare – oltre che la gioia – anche la fatica fatta per raggiungere il risultato, come fa Lucia, forse non guarderemo solo al portafoglio, ma anche ad altri elementi che possono trasmettere gioia ed approvazione.