
La pagina Gufetto Stronzetto oggi ci ricorda con la frase
Sta per iniziare la stagione del: “Come è andata a scuola oggi?” “Bene!” “Cosa avete fatto?” “Niente”
che sta per ricominciare la scuola.
Contemporaneamente, ricominceranno anche per le persone più mature le giornate in cui verrà chiesto loro come è andata al lavoro. Lavoro e scuola sono sicuramente importanti nella nostra esistenza, ma raramente qualcuno ci chiede come sia andata la giornata extra-lavorativa.
Facendo due conti, una giornata di lavoro ci assorbe per oltre la metà del tempo, la scuola poco meno. Per il tempo libero resta così poco spazio che nessuno chiede all’altro
Come sta procedendo il tuo hobby?
Probabilmente, siamo così abituati ad accantonare le nostre passioni per il week-end che non interessano più a nessuno. Un’altra ipotesi potrebbe essere legata ai soldi: senza quelli, come si fa a vivere?
Pochi riescono a pensare che una persona potrebbe essere più appagata dal proprio piacere che dal proprio lavoro, vedendo quest’ultimo solo come un mezzo di sostentamento . Persino gli hobby dei ragazzi sono spesso visti dai genitori come un mezzo per primeggiare a chi ha il figlio più bravo a fare una determinata cosa.
Credo concorderemo tutti che c’è un tempo per il lavoro ed uno per il riposo. Il riposo, però, non è solo dormire o non fare nulla. Può essere inteso come svago. Se questo svago va oltre il guardare la televisione in modo distratto o dormire, dovrebbe essere incentivato e coltivato.
Coltivare uno svago è relativamente semplice: basta imporsi di praticarlo con costanza. Un po’ più difficile incentivarlo. A parte la domanda che ho proposto provocatoriamente prima, una parziale soluzione sarebbe interessarsi dell’hobby coltivato dagli altri. Basta chiedere ai propri figli, per esempio, di vedere un proprio disegno.