
Oggi vari servizi ricordano l’attentato dell’11 settembre 2001. Trovo molto bello il video che trovate sul sito di SkyTG24 con il titolo
11 settembre 2001, minuto per minuto l’attentato che cambia la storia
A volte non ci pensiamo, ma la vita e la storia del mondo possono cambiare in meno di un minuto.
Ci poniamo fin troppo spesso la domanda
Cosa sarebbe accaduto se….?
Le nostre risposte sono solo congetture: non essendosi verificato un certo evento, non possiamo sapere con certezza se le cose sarebbero andate sicuramente così. Pensando alle vittime di quel giorno, la consolazione è troppo magra. Il pensiero può addirittura rattristarci ulteriormente.
Anche gli eventi personali seguono lo stesso iter. Alcuni sono decisi da noi , altre volte sono le decisioni altrui a determinare l’evento. Adeguarsi agli eventi che accadono può sembrare una soluzione: a prima vista, possiamo apparire come persone con una buona resilienza.
Una volta superata la fase di sorpresa, però, dobbiamo agire in qualche modo, altrimenti resteremo sempre persone passive. Questo non significa vendicarsi facendo delle stragi, ma elaborare il lutto dell’evento traumatico in modo che ci possa rafforzare, magari imparando qualcosa per affrontare nuovi eventi spiacevoli che ci potrebbero capitare in futuro.
Non dovete essere persone astiose: vi invito ad essere persone determinate a vivere. Gli eventi che ci capitano possono metterci in ginocchio, ma noi dobbiamo rialzarci.
Se l’evento capitato ha causato l’allontanamento o la morte di un caro amico, piuttosto che serbare rancore o tristezza, cercate di ricordare le cose piacevoli nel tempo che avete trascorso insieme: servono sicuramente ad alleviare i sentimenti spiacevoli per qualche minuto.
Dopo che vi siete sfogati, dovete andare avanti, per quanto difficile. Pensate a quanto sarebbe orgoglioso di voi chi non c’è più e che vi ha voluto bene.