Settembre è terminato da undici giorni ed io solo questa mattina ho sentito per la prima volta la canzone di Luca Dirisio.
Ammettiamolo: settembre è una metafora della vita. Si passa dall’estate all’autunno, che è come passare dalla felicità al ricordo della felicità stessa.
Per far sì che la felicità perduri, occorre trattenere le persone che ci stanno a cuore, anche quando la situazione volge al brutto. Questo non vuol dire non litigare mai, ma sapersi riappacificare, o lasciarsi dietro tuto, pena la possibilità di vivere un periodo fatto di ricordi.
La scelta spetta sia a noi, che all’altra persona: se una delle due parti non vuole ritornare sui suoi passi, inutile insistere. Impossibile convincere l’altro che tornerà il sereno o la bella stagione, impossibile – per noi – addormentarsi e svegliarsi quando finirà settembre.
L’unica soluzione è vivere anche settembre. In questo senso, dobbiamo ricordarci di quando andavamo a scuola, anche se la situazione è completamente diversa. Per quanto importante, sia la scuola, che la persona amata, la nostra vita non è fatta solo di questo elemento.
Pensare il contrario non è solo falso, ma anche pericoloso: si corre il rischio di rimuginare sul passato e non vedere il futuro. In quei frangenti, meglio cogliere ogni spunto per uscire e divertirsi, tanto solo per staccare un po’ la testa dai pensieri nefasti. Non lamentatevi se – quando non avete nulla da fare – i ricordi vanno a quei giorni belli che avete trascorso insieme: fa parte della nostra natura.
Oltre che per quanto riguarda l’amore, questo è vero anche per ciò che riguarda
- Amicizie
- Lavoro
- Scuola
Se un episodio è stato negativo, non è detto che lo saranno anche quelli successivi: bisogna imparare dai propri errori. Credo che rimuginarci sopra troppo a lungo non serva: avete già imparato la lezione. Dovete solo aspettare che passi settembre.