
Pur essendo sostanzialmente ateo, ho sempre creduto nella necessità di credere in qualcosa, perciò non dovrebbe stupire nessuno il fatto che concordi molto con la frase che la mia amica Manuela ha postato sulla sua bacheca Facebook, prendendola dalla pagina Semplicemente.
Eppure, nonostante tutto, non ho mai smesso di credere che se fai del bene, quel bene, in un modo o nell’altro, prima o poi ti ritorna
Fare del bene alle persone dovrebbe essere quantomeno semplice. Purtroppo, un po’ perché siamo sempre presi dalle nostre necessità, un po’ perché comunichiamo meno di quanto sarebbe necessario, a volte non ci rendiamo conto se abbiamo fatto veramente del bene o agito per puro tornaconto personale.
Spesso, infatti, ci troviamo a pensare
Se io faccio questo favore a lui, lui farà questo favore a me
La questione se questo sia un modo per fare del bene oppure un modo per ottenere qualcosa in cambio è molto sottile. Un favore qualsiasi dovrebbe essere ricambiato, questo è ovvio. Tuttavia, la persona che riceve il favore dovrebbe ricambiarlo nei modi e nei tempi che lui considera più opportuni, non nei modi e nei tempi che piacerebbero a voi. Possiamo considerarlo un modo personale per esprimere gratitudine.
Se due o più persone si conoscono e si vogliono bene, non dovrebbe essere difficile capire le reciproche necessità. Non solo: con il tempo e la conoscenza, potrebbe anche accadere che quelle stesse necessità si capiscano senza esprimerle a parole, ma semplicemente con uno sguardo.
Se avete l’impressione che tutto questo non avvenga, è necessario esprimere tutto ciò che sentite all’altra persona. Non è necessario essere litigiosi, può bastare una semplice lettera su cui ognuno di voi può meditare.
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