
Condivido molto la frase che ho trovato oggi su Facebook
Scelgo le persone per come mi fanno sentire, non per quello che mi hanno da offrire
Quando scelgo chi e come frequentare vale questo principio: se con una persona mi sento bene e sono sufficientemente in forma, trascorrerei con quella persona ogni istante possibile. Viceversa, se qualcuno mi ha fatto sentire male, è gentilmente pregato di allontanarsi e non farsi vedere più.
Ciò dovrebbe valere per tutte le persone: non si può giudicare qualcuno in base a ciò che può comprare con il proprio portafoglio, né in base alla professione, e neppure in base a qualunque altro parametro materiale.
Ogni volta che trascorriamo del tempo con qualcuno dobbiamo porci la domanda
Come mi sono sentito mentre ero insieme a ….?
La risposta dovrebbe essere un breve elenco di sensazioni. Potrebbero esserci contemporaneamente sia sensazioni positive che sensazioni negative. Per esempio, dopo una lunga escursione in montagna, potreste sentirvi contemporaneamente esausti fisicamente, ma di ottimo umore. Viceversa, potreste aver trascorso una tranquilla serata casalinga insieme a qualcuno: sicuramente il fisico sarà rilassato, ma forse sarete rimasti innervositi da qualche dialogo.
Per quanto riguarda i regali, devono essere sicuramente accettati, ma l’affetto non si può comprare al supermercato o in un qualsiasi altro negozio. Se così fosse, dovremmo supporre che tutti i poveri non hanno amici.
Il comportamento di scelta a livello di frequentazione dovrebbe essere così con tutti: in questo modo, anche il povero avrebbe qualcosa da offrire al ricco e, forse, anche al maggiordomo. Invece, tendiamo a chiuderci nella nostra casta, senza riuscire a frequentare qualcuno che non fa parte della cerchia ristretta. Forse dovremmo cominciare a parlare un po’ con tutti senza lasciarci influenzare dalla classe sociale, che ne dite?
Credo tu abbia scritto una cosa molto bella 🤩