
Tutti sono abituati ad ascoltare musica in sottofondo, magari quando stanno facendo un lavoro noioso o perché così vuole il proprio capo, se si è in un pubblico esercizio.
Tuttavia, David Gilmour è di diverso avviso. Con la frase
Non vorrei essere un sottofondo, vorrei che la mia musica fosse l’unica cosa importante, almeno nel tempo in cui la si ascolta
equipara giustamente la musica alle persone. Non possiamo prestare attenzione ad un amico mentre ascoltiamo il nostro brano preferito e viceversa, a meno che l’argomento della discussione non verta proprio sul brano che stiamo ascoltando.
In tutti gli altri casi, dobbiamo isolarci da tutto ciò o quasi non sia importante per il dialogo. Non occorre certo una laurea per capire che una qualsiasi distrazione mina il dialogo e – perciò – il rapporto fra gli individui.
Non potete pensare ai vostri problemi mentre qualcuno espone i suoi. Sarebbe come andare a teatro e pensare che avete lasciato i piatti sporchi da lavare per tutto il tempo: non riuscireste nemmeno a capire la trama.
Non è solo compito dell’ascoltatore mettersi nella condizione giusta di ascoltare qualcuno; anche chi parla deve trovare il tempo giusto. Parlare di un qualsiasi problema a tarda sera semplicemente perché volete condividerlo con qualcuno o chiedere un consiglio potrebbe rovinare il programma della serata.
Per esempio, immaginiamo che un amico vi abbia invitato al ristorante per farvi assaggiare un piatto che dovete assolutamente provare. Non vi stupite se vi darà risposte superficiali se voi esponete i problemi che avete affrontato ultimamente. Non significa che non è interessato; significa che – in quel momento – sono il sottofondo a quella che dovrebbe essere una serata piacevole. Ricordate che ci sono altre occasioni in cui parlare dei propri problemi.