Negli ultimi decenni, stentiamo a distinguere cosa ci riguarda e cosa no. Ne sanno qualcosa le t.A.T.u. che, con il video All about us, scalarono le classifiche musicali del 2005 e fecero parlare molto il pubblico.
Non è tanto per il video che ho associato il duo russo alla domanda
Cosa ci riguarda?
Quanto per il testo del brano. In un periodo storico in cui la politica presta attenzione alla privacy delle persone ed i singoli individui sono molto interessati a tutelare la propria privacy, si tende a notare tutto ciò che ci riguarda…ed anche tutto ciò che riguarda gli altri.
Nel primo caso, lo facciamo perché vogliamo difenderci; nel secondo, è più probabile che lo facciamo per attaccare qualcuno piuttosto che per elogiare qualcuno.
In una situazione del genere, vivere la propria vita come meglio si crede non è facile: è impossibile! Ogni gesto deve essere studiato ed analizzato per renderlo comprensibile.
Spesso ci dimentichiamo che una persona è fatta anche di istinto. Triste a dirsi, l’istinto è stato relegato all’ambito domestico: se si fa un gesto incomprensibile ai più al di fuori della propria casa, quantomeno siamo guardati con occhio di biasimo.
Un determinato comportamento è comprensibile solo se ci sono determinate condizioni:
- Conosciamo bene la persona che stiamo osservando
- Conosciamo il contesto in cui avviene l’azione
- Abbiamo un po’ di competenza in materie sociologiche o psicologiche
Se non sussistono queste condizioni, non dobbiamo criticare il prossimo ma, anzi, dobbiamo permettere all’altro di vivere la propria vita come meglio crede.
Tutte le volte che giudichiamo strano o incomprensibile il comportamento altrui, domandiamoci quante volte gli altri abbiano fatto lo stesso con noi. Se non hanno chiesto nulla, è perché gli altri sapevano che volevamo essere liberi e che il nostro comportamento sarebbe stato comprensibile con il tempo. Solo dopo aver conosciuto bene una persona si possono domandare cose personali, più che altro per sedare dubbi.