
La televisione ci ha forse abituato a vedere i camionisti come persone che non fanno altro che guidare e mangiare in ogni luogo li porti il proprio lavoro.
La notizia apparsa oggi su TGCOM con il titolo
Camionisti in prima linea contro l’epidemia. Sfidano il contagio per consegnare farmaci e cibo
dà una nuova visione: nonostante il pericolo di contagio, i camionisti non si assentano dal lavoro e continuano a consegnare i propri carichi.
In un periodo in cui l‘Italia è bloccata da questo virus, dovremmo tutti rivalutare non solo i camionisti, ma anche tutti coloro che fanno il proprio dovere, nonostante tutto.
In tempi normali, diamo molte cose per scontato:
- Il postino che ci consegna una lettera
- I supermercati ben forniti
- Il collega al suo posto di lavoro
Se non fosse arrivato il coronavirus , avremmo continuato con questa visione un po’ miope. La realtà è ben diversa: anche se cerca di non farlo pesare, ogni persona fa dei sacrifici, grandi o piccoli che siano.
Dando tutto per scontato, non apprezziamo i gesti che qualcuno fa per noi. Il motivo è semplice: a noi può sembrare un gesto di poco conto o una cosa facile. Tuttavia, non è detto che quel gesto sia effettivamente facile. Inoltre, tendiamo a vedere solo poche cose di ciò che il prossimo fa nella vita di tutti i giorni: se considerassimo effettivamente tutto, forse capiremmo la fatica del prossimo.
Se tutti fossero più empatici verso il prossimo, cominceremmo a capire che nella vita non ci sia quasi nulla di facile o di poco conto. Oltre ai problemi che sopportiamo tutti, ognuno ha le sue questioni da risolvere.
Spesso queste questioni non ci permettono di riposare. Se vi capita di vedere qualcuno in questo stato, fate qualsiasi cosa possa fargli distendere i nervi, almeno per un po’.