
Oggi la pagina Facebook Alpha man con la frase
Si potrà andare al mare solo nelle proprie regioni
Ha voluto ironizzare su un fatto: i milanesi non hanno il mare, anche se si ostinano a chiamare l’idroscalo il mare di Milano. Ci sono molte altre regioni che non affacciano sul mare, ma non credo che la stessa ironia sia stata fatta nei confronti di valdostani, piemontesi, umbri e trentini. Tutto questo a prescindere dalla situazione legata al coronavirus.
Il motivo è forse semplice: il milanese, più di altri, apprezza ciò che è lontano da lui per disprezzare ciò che è vicino a lui. Capisco che per trovare un po’ di tranquillità ci sono poche oasi come il Parco Sempione. Tuttavia, si deve considerare anche che Milano ha un’estensione di oltre 180 chilometri quadrati, perciò è impossibile conoscerla tutta.
Oltre alla non-classica gita intra – porta, si potrebbe optare per uno dei laghi lombardi: non sarà la stessa cosa del mare, ma sempre meglio di niente. Sono delle opzioni che molte persone non considerano, probabilmente perché vorrebbero evadere dallo stress cittadino e dalla quotidianità.
La parola quotidianità, però, rimanda più alle nostre abitudini giornaliere che ai luoghi che frequentiamo abitualmente. Se non lo abbiamo mai fatto, anche una gita al museo della macchina da scrivere o un bagno all’idroscalo può essere qualcosa di nuovo o insolito.
Avevo già proposto un esperimento simile tempo fa, ma credo sia necessario ricordarlo. Su un foglio di carta potremmo segnare un certo numero di cose che non abbiamo mai fatto e partire da quelle.
Teoricamente, potrebbero essere cose che non ci piacciono, ma come potremmo affermarlo se non le abbiamo mai provate? Se proprio non sappiamo cosa offre Milano, basta consultare una guida turistica aggiornata o un quotidiano.