
In genere, se pensiamo ad un grande personaggio, la nostra testa si abbassa, quasi in segno di rispetto. Proprio da un grande personaggio come Rita Levi Montalcini arriva una critica a questo comportamento. Basta citare il suo aforisma
La testa. C’è chi l’abbassa, chi la nasconde e chi la perde. Io preferisco chi la usa
Il motivo è abbastanza semplice: se abbiamo una testa, dobbiamo usarla, senza per forza aspirare al premio Nobel: basta cercare un modo per essere felici. Se una persona – invece – la abbassa, probabilmente significa che non ha molta fiducia in sé stessa.
Naturalmente, tutti noi dobbiamo abbassare la testa davanti alla legge: se il codice penale prevede che una determinata azione sia illegale, non possiamo farla….a meno che non vogliamo finire in carcere. Nascondere la testa non porta nulla di buono comunque: significa non vivere, non avere coraggio delle proprie idee. A tutti sarà capitato di perdere la testa, l’importante è essere riusciti a ritrovare la retta via.
Non resta che usare la testa. Questo non significa meditare su ogni azione prima di farla:se siamo dotati anche di istinto, un motivo ci sarà. Solo facendo errori si può imparare veramente qualcosa. L’uso della testa arriva dopo: quando è il momento di meditare sui propri errori per cercare di correggerli.
Chi usa la testa sa perdonare sia a sé stesso che agli amici gli errori commessi: siamo umani, quindi imperfetti. In questo può venirci in aiuto quel momento di calma che tutti noi dobbiamo ricavarci ogni giorno. Lontano da tutti, possiamo meditare sui nostri errori. Meditare non significa essere ossessionati dalla testa, ma permettere a quella parte che gli psicanalisti definiscono inconscio di prendere il sopravvento in un momento di calma.