
A tutti sarà capitato uno di quei giorni in cui si pronuncia la frase
Oggi non ce la faccio a farcela
condivisa dalla pagina Facebook Vabbé
Ogni persona adotta un comportamento diverso
- Chi si arrende
- Qualcuno va avanti come se nulla fosse
- Altri vorrebbero recuperare le forze quella stessa sera, magari andando a letto un po’ prima
Esiste anche chi si domanda
Come faccio ad uscire da questo stato che mi crea disagio?
Non sempre la risposta è pronta, anche perché – quando siamo in questo stato – difficilmente il cervello sembra volerci dare una mano. Normale che sia così: se il cervello avesse la possibilità di parlare in un linguaggio a noi conosciuto, sarebbe proprio lui a dire che non ce la fa.
Il cervello, in quanto organo del corpo, può comunicare il proprio malessere solo attraverso sensazioni: anziché prestare attenzione al fatto che non ce la facciamo, dovremmo prestare attenzione al fatto che il corpo ci sta comunicando che siamo stanchi.
Provocatoriamente, vorrei farvi una domanda
Quando è stata l’ultima volta in cui avete detto a voi stessi: “Oggi faccio quello che mi pare e piace?
Se state pensando all’ultima volta in cui siete andati in vacanza, avete sbagliato risposta. Quel periodo, per quanto desiderato, era stato programmato da tempo, anche solo per trovare posto sul volo o nella località desiderata. Sto parlando di quei giorni in cui programmate il meno possibile: andare a prendere il giornale in edicola, ritirare la posta dalla buca delle lettere e poco più. Niente file al supermercato, niente squilli del telefono, niente computer: niente di niente.
Se state pronunciando da tempo la frase che vi ho proposto oggi, forse è giunto il momento di lasciare fare un po’ al caso.