
In questi mesi stiamo ancora combattendo contro un nemico invisibile ed ostico, che ha portato a misure di distanziamento sociale decise dal Governo. Essere distanziati socialmente, però, non significa essere distanziati anche emotivamente. Il tweet di Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, ben riassume il concetto
Il nemico è il virus, non sono le persone. Quindi domani mantenete dagli altri solo la distanza fisica. Vi invito a sorridere dietro le mascherine, a salutare e a dire una parola gentile: questi gesti non sono contagiosi e fanno bene all’umore. #ripartenza
Confondere il nemico per una persona e non una cosa, un virus o un ideale è un attimo. Del resto, le cose sono oggetti inanimati, i virus parlano una loro lingua che è possibile conoscere solo dopo anni di studi, gli ideali possono unire, ma anche dividere, se due persone sono di opinione opposta. Il risultato è ovvio: cerchiamo di distanziare le persone che non la pensano come noi.
La colpa è di tutti: se teniamo molto ad un argomento, cerchiamo il confronto, ma tendiamo ad essere monotematici. Se troviamo qualcuno di opinione opposta alla nostra, cerchiamo di vincere in una discussione come se fossimo i maggiori esperti in questo campo.
La vita è fatta anche di altre sfaccettature: il nostro nemico politico – sociale potrebbe avere con noi molti più punti in comune di quanto pensiamo. Basta volere solo cambiare argomento.
In questo modo può crearsi un contatto e, perché no, nascere anche un sorriso dietro la mascherina, semplicemente perché abbiamo trovato un nuovo amico con cui condividere la stessa passione.