In poche settimane, il mondo è cambiato

il mondo è cambiato in poche settimane
In poche settimane, il mondo è cambiato: dal retail alla scuola, dobbiamo pensare in modo completamente nuovo. 

In queste settimane, sto scrivendo poco. Strano a dirsi, è un tweet pubblicitario di IBM  a spiegare il motivo

In poche settimane, il mondo è cambiato: dal retail alla scuola, dobbiamo pensare in modo completamente nuovo.

Diciamoci la verità: riuscire a pensare in un contesto che è cambiato in sole sedici settimane, dopo che abbiamo trascorso anni a ragionare in un determinato modo, è  difficile.

Qualsiasi cambiamento vogliamo mettere in atto nella nostra vita non può essere fatto nel giro di una  manciata di mesi. Se, per esempio, volessimo cambiare casa dovremmo

  • Decidere dove trasferirsi
  • Trovare una casa adatta a noi
  • Vendere la nostra vecchia abitazione
  • Eventualmente trovare un nuovo lavoro

Cercare di fare tutto questo in pochi giorni può – come minimo – causare ansia e, magari, portarci a fare qualche gesto sconsiderato. Meglio procedere un centimetro alla volta.

Non dimentichiamoci, inoltre, che spesso consideriamo una qualsiasi azienda (ed IBM non fa eccezione in questo senso) come un’entità a  sé stante….A logica di diritto, si tratterebbe di una persona giuridica. In pratica, ogni azienda è un insieme di persone. Poco importa se parliamo dell’amministratore delegato o dell’addetto delle pulizie: in una situazione nuova come questa, tutti hanno diritto di dire qualcosa e nessuno può dire di saperne più degli altri.

Nessuno può avere la soluzione pronta. Tutti, però, possono avere un pezzetto della soluzione a portata di mano: basterebbe confrontare le idee di tutti per vedere cosa si può fare e cosa no. In linea di principio, si tratterebbe del primo brain storming mondiale della storia, in cui sarebbero coinvolti tutti i cittadini.

Basterebbe ascoltare le idee di tutti. Dicono che tra noi ed una qualsiasi altra persona esistano al massimo sei gradi di separazione. Se non riusciamo a oltrepassare il primo grado, saremo tutti fermi. In queste prime settimane, parlate con più persone che potete. Il confronto genera il cambiamento.

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