
Come si vede dall‘immagine pubblicata da Il Corriere della sera all’ospedale Niguarda di Milano, ora è possibile fare il tampone per il coronavirus come se fossimo al drive-in. Entri in automobile, abbassi il finestrino, un operatore sanitario opportunamente protetto esegue il tampone in pochi secondi. Il paziente rialza il finestrino e se ne va.
La parola drive-in si associa comunemente più al junk-food americano che ad una struttura sanitaria e si potrebbe pensare che il metodo non sia il massimo dell’igiene. Di certo, in questo caso, è una novità.
Esistono persone che apprezzano immediatamente le novità e chi – invece – prende confidenza a poco a poco con le novità stesse. Immagino che questa spaccatura ci sia stata anche fra chi ha letto la notizia. Il tutto potrebbe sembrare poco igienico.
Non si può stabilire chi abbia ragione e chi torto. È giusto anche avere opinioni diverse, in modo che si possa migliorare un bene o un servizio costantemente.
L’importante è riuscire a capire che – almeno per quanto riguarda i servizi pubblici – tutto viene fatto pensando alla soluzione migliore.
Si potrebbe – almeno in teoria – pensare che anche nella sfera privata tutto è fatto pensando alla soluzione migliore per sé e per gli altri, come ci ha insegnato l’economista John Nash. In pratica ognuno di noi ha opinioni diverse su qualsiasi cosa, anche su ciò che conosce meno.
Non è possibile essere sempre d’accordo su tutto, ma questo può essere un modo per esercitarsi ad ascoltarsi di più, sia nel pubblico che nel privato. dopo aver testato il test fatto come al drive-in, si dovrebbe dare una propria opinione e comunicarla a tutti, in modo che i vari pareri possano confrontarsi.
Dovremmo fare così anche nella sfera privata, ma tanti sono sempre convinti di avere ragione.