
Se la Divina Commedia fosse stata scritta ai giorni nostri, Dante avrebbe dovuto aggiungere qualche girone al suo Inferno. In particolare, come dice a Virgilio, avrebbe dovuto aggiungere i gironi per
- Complottari
- Condivisori di Fake news
- Laureati su Facebook
Secondo il Sommo Poeta, tutte queste categorie hanno commesso il peccato di essere teste di cazzo.
Dante è vissuto in un’epoca molto diversa dalla nostra: non esisteva internet, ma c’erano molte credenze popolari che la Chiesa e la scienza hanno fatto molta fatica a sradicare. A quel tempo, si poteva dare la colpa alla scarsa istruzione, ma oggi?
Le persone sono tutte più o meno istruite, ma avere un diploma o una laurea non vuol dire essere onniscienti, né avere le carte in regola per confutare tesi scientifiche basate su prove. Inoltre, tutte le teorie del complotto o le credenze popolari non possono contare su esperimenti scientifici, ma solo su affermazioni di chi crede che qualcosa sia vero. Basterebbe andare a scavare un po’ più nelle fonti per separare – come dice il proverbio – il grano dalla crusca.
In questi tempi, sembrano che tutti vogliono essere qualcuno e – per farlo – ognuno propone la propria verità inoppugnabile.
Giusto avere delle opinioni
- Politiche
- Religiose
- Di altro tipo
Ma sulla scienza e sui fatti non si possono avere opinioni in senso stretto, né fare valutazioni . E’ dal sedicesimo secolo che sappiamo che la terra è tonda. Elvis è morto nel 1977. Chiunque creda il contrario è – per dirla con Dante – un complottaro, un condivisore di Fake News, forse si è laureato su Facebook…In ultima analisi, è sempre e comunque una testa di cazzo.
Basterebbe andare a controllare le fonti di ogni notizia che leggiamo, confrontare vari siti, basarsi anche su fatti certi del passato per risolvere il problema, ma preferiamo sentirci importanti.