Si dice che la musica non abbia età ed è vero come è vero il video che mostra un ormai ottantenne Bob Wood entrare in un negozio americano, imbracciare una chitarra e dare una lezione di stile ai presenti, uno dei quali lo filma durante la performance.
Non tanti conoscevano Bob prima di vedere questo video. Forse lui non si aspettava tanta fama una volta diventato ottantenne. A quell’età, ormai, le persone famose lo sono già da un pezzo ed attendono di essere chiamate nell’Olimpo degli immortali…il più tardi possibile.
La nostra vita è – in un certo senso – mainstream: pochi ammettono in pubblico di ascoltare musica folk, di non guardare la televisione o apprezzare uno stile più underground, per usare un neologismo rubato altrove. Nel privato della nostra casa, possiamo ascoltare ciò che ci pare – finanche un ottantenne che suona la chitarra – senza dare conto a nessuno, ma nel pubblico dobbiamo apparire diversi da ciò che siamo, perché la società ci vuole in un certo modo.
Immaginiamo per un istante una società in cui – una volta rispettate le leggi – ognuno faccia ciò che ritiene più opportuno. Chi ci sta vicino ci apprezzerebbe per ciò che siamo realmente, non per ciò che dovremmo essere secondo chissà quale standard. Se preferite, non staremmo vivendo una situazione che ricorda molto 1984 di Orwell.
Ognuno di noi potrebbe fare ciò che ritiene giusto per migliorare il mondo. In teoria ed almeno nella vita privata, nessuno potrebbe lamentarsi . Per contro (ma non è assolutamente negativo), nessuno dovrebbe pretendere che chi gli sta vicino si comporti in un certo modo. Questo darebbe molto più spazio alla fantasia.
Viviamo per biasimare il comportamento altrui. Non possiamo pretendere che gli altri smettano di farlo, ma dovremmo dare il buon esempio. Dobbiamo smettere di criticare per apprezzare ciò che di buono.