
Non conoscevo Elly Schlein prima che L’Espresso le dedicasse la copertina del suo ultimo numero e che Marco Gervasoni, causando una tempesta mediatica, scrivesse il tweet
Ma che è, n’omo?
Fare dell’irriverente satira – magari usando il titolo del memoriale di Primo Levi – non è il mio stile. La mia risposta, per quel che può contare, è
Elly è semplicemente Elly
Sostituendo il nome Elly con quello di una persona a vostro piacimento, il risultato non cambia. Nessuno vorrebbe essere apostrofato per quello che non è o per ciò che non sente di essere, basandosi sulla semplice impressione di una fotografia.
Dovremmo essere abituati a certi toni irriverenti nella satira e nella politica: tuttavia, è facile cadere nell’insulto personale. Da qui generare una vera e propria tempesta mediatica, il passo è breve.
Qualcuno potrebbe sostenere che – se non stessimo parlando di politica, ma di vita quotidiana, con persone sconosciute all’opinione pubblica – non sarebbe accaduto nulla. In realtà, è una cosa che accade ogni giorno. Si può chiamare in vari modi
- Razzismo
- Omofobia
- Xenofobia
Forse non ci rendiamo conto di quanto possiamo essere razzisti, omofobi o xenofobi con quella che – se detta in modo estemporaneo – tendiamo a definire una semplice battuta. Nel momento in cui la battuta indica – con nome e cognome – una persona ed è detta in pubblico, ecco che diventa un modo per manifestare la propria contrarietà a lei o ad una determinata categoria.
Spesso ciò accade senza che abbiamo avuto modo di conoscere la persona oggetto di scherno. A dir la verità, il modo potrebbe anche esserci, ma non lo vediamo perché siamo accecati dai nostri preconcetti.
I preconcetti sono spesso figli – oltre che del nostro credo – anche della nostra ignoranza: conosciamo poco di un determinato argomento (o di una certa persona), ma crediamo sia sufficiente ad esprimere una valutazione corretta. A dir la verità, dovremmo approfondire molto di ogni argomento.
purtroppo è un tema abbastanza attuale e spesso chi commenta o critica non dosa le parole come dovrebbe.
Sono d’accordo con te l’ignoranza nasce dal pregiudizio che, spesso è il risultato di una scarsa cultura ed educazione, vero che la scuola ha il compito di nutrire le menti, ma il buonsenso spesso penso che se ogni madre ed ogni padre svolgessero al meglio la loro funzione determinate parole, nemmeno verrebbero partorite.
Con questo non mi riferisco solo al caso di Elly ma al tripudio di ignoranza ed elementi beceri che affollano il mondo.