Utilizzate un libro per proteggervi….

Perché un libro può proteggervi dall'ignoranza
Utilizzate un libro per proteggervi dall’ignoranza

Non è raro vedermi con un libro in mano, perché sono convinto della veridicità della frase condivisa oggi dalla pagina Facebook YouFlame

Utilizzate un libro per proteggervi dall’ignoranza

Con l’immagine di un volume che protegge un volto come se fosse una mascherina.

Oggigiorno, sembra che le persone preferiscano informarsi su internet piuttosto che attraverso quotidiani o telegiornali. Le notizie trovate in rete – però – sono brevi e non sempre con fonti affidabili. Un testo di approfondimento potrebbe dare le informazioni necessarie per comprendere se una determinata tesi merita di essere condivisa oppure non è supportata da evidenze scientifiche.

Parlando di narrativa, i romanzi aiutano sicuramente l’esercizio della fantasia. Salvo rare immagini e qualche descrizione, il lettore deve proprio fare uno sforzo di fantasia per immaginare le fattezze dei personaggi che – invece – cinema e televisione ci regalano già pronti, con il volto di un attore famoso.

Ironia della sorte, oggigiorno ci sono più persone che si dilettano a scrivere piuttosto che persone che fanno della lettura un proprio hobby. Tuttavia, è impossibile scrivere bene se non si legge bene. Giusto lasciare su carta le proprie idee anche fantasiose ma, spesso, si può cadere in errori banali semplicemente perché

  • Non si conosce la grammatica
  • Le idee esposte sono superate
  • Per quanto fantasioso, il testo scritto ha delle lacune nel contenuto o nella forma

Oltre a leggere testi nuovi, le persone dovrebbero trovare piacere nel rileggere i classici della letteratura e – perché no – rileggere libri che sono rimasti troppo tempo appoggiati su una mensola.

La scusa che un libro sia troppo voluminoso o costoso da portare in giro  è – appunto – solo una scusa. Tanti posseggono un tablet o un lettore di  ebook, entrambi pratici per leggere ciò che si vuole, quando si vuole, dove si vuole.

Non credo sia il tempo a mancare per dedicarsi alla lettura, quanto – piuttosto – la voglia, inclusa quella di cambiare idea.

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