
Non ci vuole molto per essere un povero sciocco se consideriamo vero l’aforisma di Hermann Hesse
Ma se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco
Forse Bebe Vio ed altri avrebbero detto che – per provare gioia – si dovrebbe fare tutto ciò che si vuole, ammesso che lo si desideri veramente. Naturalmente, ci sono delle limitazioni: non possiamo gioire se – per essere contenti – dobbiamo ferire in qualche modo le persone a noi vicine.
Quello che spesso consideriamo un problema (anche se non lo è) è riuscire a provare gioia senza fare impensierire chi sta vicino a noi. Se, per esempio, uno di noi volesse trasferirsi lontano, probabilmente la nostra famiglia sarebbe triste. Questo non significa volerli ferire.
Quello che – spesso – le persone faticano a capire è un concetto molto semplice: anche se vogliamo fare una vita diversa da quello che amici e parenti avevano immaginato, non significa che vorremmo loro meno bene.
Un individuo che vive per accontentare gli altri è infelice dentro ed è sciocco: tutti dobbiamo tentare di essere felici. Chi ci sta vicino dovrebbe aiutarci, in parte cercando insieme a noi i nostri talenti e scoprendo i nostri veri desideri, in parte comprendendo che – per quanto ci riguarda – quella è la via della felicità.
Comprendere questo concetto è basilare, ma non semplice. Ognuno di noi ha il proprio ideale di felicità e può capitare che chi è vicino a noi possa sentirsi abbandonato.
Forse sembrerò duro, ma credo che sia un problema che riguarda il nostro interlocutore, non noi stessi. In un certo senso, ci sta impedendo di essere felice e sta dicendo che la sua felicità dipende da altri. No, la felicità dipende solo da noi stessi.