Sentire Fabio Volo con la voce di Max Pezzali è qualcosa di nuovo, per citare il titolo del video e della relativa canzone pubblicato ieri su YouTube.
In questo periodo che sembra non finire mai sembra, invece, che tendiamo sempre a pensare a qualcosa di vecchio o, per meglio dire, come era la nostra vita prima che il coronavirus bloccasse praticamente tutto il mondo.
Pur non essendo una guerra in senso tecnico, la situazione sembra essere molto simile: così come è esistito un prima e un dopo le guerre mondiali, esisterà un prima e dopo il Coronavirus, annesso periodo di ricostruzione.
Non occorre grande sforzo di immaginazione per capire che la situazione post-virus sarà molto simile alla situazione post-bellica. Dopo un periodo di ricostruzione, arriverà anche un periodo in cui ci sarà un boom economico, almeno speriamo che sia così.
Il problema saranno i rapporti umani:
- Come saranno le nostre interazioni con gli altri?
- Quali saranno i nuovi modi di concepire la socialità?
Sicuramente sarà qualcosa di nuovo ed inimmaginabile, a cui dovremmo abituarci. La vita delle persone più anziane e meno sgamate per quanto riguarda l’adattamento alle novità sarà più difficoltosa, quello dei giovani sarà – compatibilmente con il carattere – più agevolato.
Pensare a tutto questo, però, non ci agevola: genera paura, come se non fosse abbastanza quella che proviamo al tempo presente. Sarebbe meglio partire da ciò che abbiamo a disposizione per svilupparlo giorno dopo giorno.
Non occorre avere fretta, però: del resto, come dicono gli inglesi
Rome wasn’t built in a day
Possiamo allenarci: provare qualcosa di nuovo ogni giorno. Nel precedente lockdown abbiamo imparato a fare il pane e la pizza, ora potremmo imparare – per esempio – a scrivere i nostri pensieri (del resto, è quello che io faccio già da un po’) o a interagire con gli altri in modo nuovo.