
Nonostante un coprifuoco sia sicuramente meglio di un lockdown generalizzato, molti non sono contenti di questa situazione. Le proteste dei gestori di locali sono sotto gli occhi di tutti, mentre i tweet come quello di New Dylan – forse – passano inosservati
Se mi chiudi il bar alle 18 per me il coprifuoco comincia alle 18
Tutte le persone sono stanche di una situazione in cui i contatti sociali sono limitati: forse ci siamo resi finalmente conto che i Social Network non possono sopperire al rapporto umano diretto.
Probabilmente abbiamo sperato che il virus questa estate stesse per mollare la presa. Non abbiamo tenuto conto che l’influenza insegna: più stiamo a stretto contatto con le persone, più è facile per un virus propagarsi.
Sappiamo tutti che l’uomo è un animale sociale. Essere un animale sociale non significa solo parlare con il prossimo. Significa anche avere a cuore la salute ed il benessere del prossimo e – più in generale – di tutta la gente che ci circonda.
Sarebbe necessario inventare nuovi modi di vivere la socialità ed altre cose: non ho idee da proporre, perché la situazione è nuova, in un certo senso, per quanto duri da mesi.
Forse ci può essere utile la storia: forse l’umanità non è mai giunta immediatamente alla soluzione di un problema ma – prima o poi – ha sempre trovato la strada giusta.
Questo non vuol dire andare contro il coprifuoco, ma l’idea di base deve essere quella di non lamentarsi ma cercare di trovare una soluzione. Non parlo solo dal punto di vista legislativo o medico: dobbiamo lasciare ai medici ed ai giuristi la necessaria calma di lavorare.
Nel nostro piccolo, dobbiamo sfruttare al massimo le libertà che ci sono concesse, anche e soprattutto quella di proporre soluzioni innovative.