
Secondo l’aforisma di Albert Einstein
Se nessuno avesse mai avuto la follia di uscire dal gregge, l’umanità avrebbe fatto ben pochi passi in avanti
Le persone sono abituate a vivere in gregge e chi vuole uscire è considerato un folle.
Per fortuna, non passiamo tutto il tempo con altri, perciò possiamo prenderci degli spazi per coltivare la nostra follia, purché sia sana. Per quanto un progetto qualsiasi possa non andare incontro al pensiero comune, occorre crederci e portarlo avanti con determinazione.
Forse sarà un progetto che non incontrerà il favore del pubblico immediatamente, oppure dovremmo fare molti tentativi prima di giungere ad un risultato.
Magari non sarà un progetto che cambierà le sorti dell’umanità ma, se riusciremo a portarlo a termine, sarà un incentivo per la nostra autostima.
Se penseremo di non riuscirci, dovremmo prendere ad esempio quelle persone che non si sono fermate davanti alle difficoltà. Bebe Vio o Alex Zanardi, per fare due nomi che tutti conoscono, sono arrivati a quel punto perché credevano che la vita non si sarebbe fermata quando tutto era cambiato. Un discorso leggermente diverso potrebbe essere fatto per Steve Jobs, ma il risultato è lo stesso.
Naturalmente, anche la follia ha avuto un ruolo di rilievo. Il pensiero comune ed il destino li relegava ad una vita molto diversa da quella delle persone comuni. In un certo senso, il pensiero comune aveva visto giusto, ma il destino intendeva la parola diversità in un’altra accezione.
Non pensate che siano esempi estremi: tutti loro erano persone comuni, eppure ce l’hanno fatta. Forse pensiamo di non avere tempo per raggiungere dei risultati, ma dobbiamo comunque crederci e non sprecare ore davanti alla televisione o al computer.