Il fatto che Mediaset stia riproponendo tutti i film della saga di Harry Potter mi ha fatto tornare in mente che anche i Gem Boy hanno dedicato una canzone al maghetto, ovviamente a loro modo.
Con la loro ironia, i Gem Boy hanno storpiato le parole di Poker Face di Lady Gaga, inventato una tresca tra Hermione Granger ed Harry Potter, tacciando quest’ultimo di omosessualità.
Non credo che Stefani Joanne Angelina Germanotta e J.K. Rowling, per non parlare dei registi della saga cinematografica, sappiano o capiscano cosa abbiano combinato CarlettoFX e soci, per semplici motivi linguistici.
Per quanto di culto, Harry Potter è un oggetto. Possiamo considerarlo:
- Personaggio
- Film
- Libro
ma non si tratta di una persona reale (anche se – ammettiamolo – chi non vorrebbe avere un mago come amico?). Prendere in giro un oggetto – in quanto sostanzialmente inanimato – non è inopportuno. Non è nemmeno inopportuno prendere in giro il suo creatore: se di una cosa si fa una parodia, significa che ha riscosso un certo successo.
Discorso diverso quando si tratta di persone. Sostituite il cognome Potter con il vostro: sareste così contenti di sentirvi riferire le parole della canzone?
La stessa frase o lo stesso gesto possono avere significati molto diversi a seconda della situazione. Comunemente pensiamo che una battuta di spirito possa risollevare il morale a chi si sente un po’ giù di corda. Tuttavia, se la persona è troppo nervosa o triste, potrebbe non comprendere il vostro intento.
Molto meglio procedere per gradi, parlandosi. Una volta che conoscerete tutta la situazione che crea disagio alla persona, se siete abbastanza bravi con l’ironia, troverete il modo di fare una battuta che non risulti insultante.
Chi riceve la battuta, al contempo, dovrebbe avere una mente aperta e comprendere se il comico improvvisato voglia insultarlo o tirarlo su di morale.