Essendo figlia dei Dexys Midnight Runners e non dei Beatles, Eileen non è famosa come Michelle. Ciò non toglie che non possa insegnarci comunque qualcosa. Ma sto parlando di una canzone o di una persona?
In prima battuta, potrebbe sembrare che stia parlando di una canzone; tuttavia, se un brano racconta una storia – in questo caso, quella di Eileen – sono io il primo ad avere un dubbio.
Se fosse una storia, vedremmo l’adolescente Eileen oggetto delle prime attenzioni di un suo coetaneo, con la famiglia di lei che ostacola la relazione a causa della giovane età. Dato che le canzoni raccontano storie, il testo del brano non è molto diverso dal dialogo di un romanzo.
La vicenda può sembrare quasi scabrosa, soprattutto per quei tempi, ma il problema si presenta ancora oggi: parlare dei propri sentimenti a qualcun altro è molto difficile, ancor più se quel qualcuno sono i propri genitori.
Crescere è già difficile di suo, ancor più se lo facciamo con la paura di esternare i nostri sentimenti. Una volta cresciuti, troveremo molto difficoltoso fronteggiare le nostre emozioni.
Non essendo genitore, ma semplicemente figlio, sarebbe fuori luogo e – in qualche misura – patetico consigliare su come fronteggiare i problemi sentimentali dei figli.
So bene che l’epoca in cui i genitori hanno fronteggiato gli stessi problemi erano ben diversi dai primi vent’anni del 2000, ma la radice del problema rimane la stessa. Se vogliamo che i nostri figli abbiano una vita serena, non dobbiamo impedirgli nemmeno di sbagliare. So che sarebbe più semplice metterli in guardia sui pericoli del mondo, ma vivere sotto una campana di vetro o con la paura di essere ripreso ad ogni minimo errore genera solo ansia.
Oltre che ascoltarci fra coetanei, coniugi, colleghi, eccetera, dovrebbe essere migliore il rapporto fra genitori e figli: sbagliando si impara.