
Domani è il 24 dicembre: anche se non ufficialmente, cominciano le festività Natalizie. Ricordando i giorni di vigilia e la tombola, Bernabei ha proposto sui social la pubblicità con il testo
24 e 31: Ambo!
In questo, forse tutte le persone ricordano un po’ Giacomo Leopardi: apprezzano più la vigilia del 24 che il giorno di Natale. Nel primo c’è l’attesa della festa, nel secondo la festa vera e propria. Lo stesso dicasi per il Capodanno anche se quest’anno non avremo molto da festeggiare.
Questo accade perché nei giorni di vigilia le persone si ripromettono grandi cose per la festa del giorno dopo, salvo poi rimanere delusi di quanto fatto nel giorno post-festivo. Naturalmente, il rientro al lavoro ha un’influenza su tutto questo, ma non credo dipenda esclusivamente dalla sindrome da rientro.
Le persone tendono a concedersi giorni di ferie in prossimità delle Feste, più un paio di settimane di riposo in estate. La logica non è sbagliata, ma ha un punto debole: tra una festa e l’altra trascorre troppo tempo.
Se i giorni di ferie non possono essere aumentati, si dovrebbe riuscire ad organizzare qualcosa di diverso ogni week-end. In questo modo, non si riverserebbero tante aspettative sui giorni festivi ed i divertimenti sarebbero suddivisi equamente durante l’anno.
Naturalmente, quest’anno c’è stato ben poco da festeggiare: tuttavia, abbiamo trovato delle scappatoie per gestire il tempo fra le mura domestiche. Forse non riusciamo a replicare questo stato d’animo pensando che non facendo nulla recupereremo la stanchezza accumulata nei giorni precedenti.
In realtà, è vero proprio il contrario: tenendo il cervello occupato in qualcosa di diverso dal lavoro nei giorni festivi, si recuperano energie e non si spreca tempo a rimuginare su cosa fare e cosa no.
Queste Feste potrebbero essere una buona prova: anche se siete soli, provate ad improvvisare qualcosa per divertivi.