
In queste ore Milano è sotto la neve e, come ricorda la frase de Il milanese imbruttito
La neve è bella a Courma, a Milano rompe il cazzo
Per i pochi che non lo sapessero o non lo capissero, Courma è il modo con cui il milanese abbrevia Courmayeur. Se nel paese valdostano la neve è la classica manna dal cielo, a Milano non fa altro che incasinare il traffico.
Non è tutta colpa della neve, però: diciamo che le persone sono poco abituate a relazionarsi con questo evento atmosferico, a meno che non siano sciatori o bambini in età scolare. Sembra quasi tutti volessero controllare gli eventi atmosferici.
Naturalmente, esistono le catastrofi naturali contro cui ci sentiamo impotenti: una nevicata, però, non può essere considerata una catastrofe. Perciò, basterebbe sapere in anticipo cosa fare anziché lamentarsi o prendersela con l’ipotetica inefficienza comunale.
Più che da un momento di stizza con un misto di sorpresa, ad ogni nevicata Milano sembra essere presa da una crisi di panico: il primo dura giusto il momento prima di uscire di casa, il secondo dura tutto il giorno.
Un qualsiasi evento avverso può capitare tutti i giorni, ma non possiamo lasciarci rovinare la giornata da un singolo episodio. Capisco che occorrerebbe un evento piacevole per compensare il calo d’umore…ma possiamo sempre favorire questo evento.
Per esempio, quando mi sento un po’ contrariato o triste, nel primo momento disponibile mi concedo una doccia calda. Gli attimi di contrarietà dovrebbero essere gestiti concedendosi un piccolo piacere per rinfrancare i nervi. Non è necessario che ciò avvenga immediatamente.
Il momento migliore è quello che trascorre fra la fine della cena e l’ora di andare a letto. Dobbiamo concederci un piccolo momento di relax, neve o non neve.