Alexa, Siri e Google Assistant sono sicuramente comodi assistenti vocali per gestire i nostri smartphone e tutti gli strumenti tecnologici ad esso collegati.
Tuttavia, non possono fare ogni lavoro al nostro posto. Pertanto, può essere che domandando
Alexa, togli le decorazioni natalizie
L’assistente vocale ci possa rispondere con la frase come proposto dalla pagina Facebook Ti strappo na risata
Ti è piaciuto riempire casa tipo Las Vegas? Ora toglile tu!
Non credo sia una risposta così improbabile: a volte, le persone che hanno programmato un assistente vocale prevedono frasi ironiche. Di certo, Alexa e soci ci hanno reso più comodo svolgere operazioni – forse – un po’ ripetitive…ma sono proprio così indispensabili?
Ammetto io stesso di usare Siri per puntare la sveglia ogni mattina, ma la cosa finisce lì. Entro certi limiti, non vedo nulla di male nell’utilizzarli.
Quando – però – le persone si ostinano ad affidare all’assistente vocale ogni mossa, c’è da preoccuparsi: sembra che non abbiano voglia di fare nulla.
Il rischio di impigrirsi, delegando ad un assistente (vocale o umano, poco importa) qualsiasi compito, mi sembra concreto.
In genere, è proprio la pigrizia che può causarci del malumore. Distesi sul divano facendo zapping, è probabile che saremo sopraffatti dalla noia. Quando questo accade, è meglio agire piuttosto che restare fermi.
Se non abbiamo nulla da fare, è forse il caso di mettersi all’opera per svolgere quelle mansioni che abbiamo sempre rimandato perché giudicate noiose. In questo modo, ci attiveremo, sentendoci di umore migliore, ed avremo tolto dalla lista delle cose da fare una mansione che – sotto sotto – ci turbava come un po’.
Anche se conosce i nostri gusti musicali, Alexa non può prevedere cosa desideriamo ascoltare in quel momento, perché – forse – non lo sappiamo nemmeno noi: sfogliare la propria compilation o la nostra lista di film può farci venire un’idea su come trascorrere il tempo.