
Stamattina mi ha molto colpito la frase attribuita a Charlie Chaplin per il suo contenuto
È successo in Germania; ma le stesse cellule malate si trovano nel corpo di ogni nazione, pronte a entrare in attività
Quando ricorre il giorno della memoria, come oggi, la nostra mente pensa che il razzismo e l’antisemitismo siano state portati da Hitler. Sicuramente, è quello maggiormente ricordato, non per niente il giorno della memoria è l’anniversario della liberazione di Auschwitz.
Tuttavia, ogni genere di razzismo è presente ovunque nel mondo: ogni Stato ha qualche persona che fa parte di organizzazioni razziste, più o meno legali. Gli Stati Uniti avevano il Ku Klux Klan e – di certo – i russi non erano favorevoli all’omosessualità. Pochi, però, sembrano ricordarlo.
Numericamente, le persone razziste in ogni Stato sono molte meno delle persone tolleranti. Tuttavia, il razzismo si sviluppa come accade ad un tumore: bastano poche cellule malate per danneggiare tutto il corpo, fino a farci morire.
Fortunatamente, il razzismo è molto più curabile di un qualsiasi tumore: se per curare i tumori è necessario un oncologo, tutte le persone tolleranti possono combattere contro i razzisti.
Fortunatamente, nella maggior parte del mondo esiste la libertà di espressione e – in genere – la maggioranza vince. Basterebbe che tutti gli antirazzisti proclamassero il loro pensiero con la stessa forza con cui fanno razzisti, omofobi ed antisemiti per far capire che è solo una minoranza a volere la morte di qualcun altro.
Se le persone pacifiste continueranno a limitarsi a rispettare le ricorrenze relative all’olocausto senza fare molto altro per il resto dell’anno, il razzismo continuerà ad esistere. Facendo qualsiasi cosa contro di lui, forse esisterebbe, ma sarebbe molto meno forte.