
Secondo l’aforisma di Italo Calvino che ho trovato oggi
Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che poi venga scoperto
A prima vista, tutte le persone si troverebbero d’accordo. Chi ha visto il film l’Attimo fuggente, però, non potrà fare a meno di ricordare la scena in cui il professore esorta i propri studenti a strappare tutta l’introduzione del libro di testo. Non sempre siamo d’accordo con un grande studioso, soprattutto quando si parla di definizioni non matematiche.
Quella di Calvino è solo una delle tante definizioni del verbo scrivere. Tramite un vocabolario, ognuno di noi può trovare la definizione che più considera adatta per prendere spunto e poi ampliare.
La domanda di partenza corretta potrebbe essere
Che cos’è la scrittura?
La risposta personale non si può trovare nel vocabolario. Chi predilige le materie scientifiche, potrebbe considerare l’atto dello scrivere parole una sorta di tortura da limitare al minimo indispensabile.
Per una persona smemorata, la scrittura di appunti potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza.
Non prendiamocela solo con Calvino o la scrittura: prendiamocela con tutte le cose che possono avere una definizione non condivisa . Tutti possiamo descrivere un animale senza essere corretti da qualcun altro, salvo errori palesi.
Quando si tratta di attività che tutti praticano, possono essere considerate un piacere o un dovere. Tutti noi dobbiamo scrivere qualcosa quasi quotidianamente, così come dobbiamo cucinare qualcosa ogni giorno se vogliamo mangiare. Da qui a trarre piacere dall’attività che si sta svolgendo, però, il passo è più lungo di quanto non possa sembrare a prima vista.
Se non si ha l’hobby della scrittura, non si tiene un blog o non si prova a scrivere un libro.
Non prendiamocela con le persone che non hanno il nostro stesso hobby, cerchiamo di trovare le loro passioni per conoscerle meglio.