
La squadra nerazzurra domenica scorsa ha vinto lo scudetto ed i tifosi si sono assembrati in Duomo. Logico che Kotiomkin analizzasse su Facebookl’accaduto con una frase come
L’Italia è nerazzurra a parte Milano, che probabilmente sarà rossa
Da un punto di vista strettamente sanitario, non si può che biasimare la Milano nerazzurra. Queste persone avrebbero potuto – per esempio – festeggiare esponendo i vessilli della propria squadra sui balconi, come un tempo si faceva con altre bandiere, o cantando a squarciagola il proprio inno.
Più il tempo passa, però, più ci rendiamo conto che abbiamo sempre più voglia di tornare alla vita di tutti i giorni. Del resto, ogni anno in questo periodo i tifosi di una squadra di calcio festeggiano il fatto che i propri beniamini hanno vinto lo scudetto e lasciando tutti gli altri a bocca asciutta e con la voglia di rifarsi l’anno prossimo.
Naturalmente, i vaccini potranno farci tornare alla normalità tanto agognata, ma le persone dovranno ancora pazientare, varianti permettendo. In un certo senso, tutta questa impazienza è comprensibile, ma forse dovremmo ricordarci dei nostri nonni, che hanno atteso cinque anni per uscire da una guerra e venti per disfarsi di una dittatura.
Forse le persone comuni non possono fare granché per sconfiggere il virus: questo compito spetta agli scienziati ed ai medici. Il compito delle persone comuni è pazientare e dare il proprio contributo affinché la situazione non peggiori. Forse potrebbero tenersi più tranquilli informandosi di più, approfondendo argomenti come i contagi di precedenti pandemie sono avvenuti.
Nel tempo libero è possibile approfondire qualunque materia, non solo il palmares o la storia nerazzurra o di qualsiasi altra squadra vogliate. Siamo stanchi di stare in casa perché ci annoiamo. Forse approfondire qualche materia è un modo per sentire meno la noia.