
Fa un gran parlare di sé l’articolo pubblicata da Julie Tremaine e Katie Dowd su SFGate relativamente al bacio fra Biancaneve ed il principe. La tesi sarebbe: se lei dorme, il bacio non è stato consensuale.
Non è la prima volta che la Disney è oggetto di critiche: tempo fa si puntava il dito su certe immagini allusive e subliminali contenute nei suoi cartoni, ma Biancaneve non era mai stata toccata.
Se seguiamo la logica di SFGate, potremmo trovare qualcosa da biasimare in qualsiasi opera o vita altrui. Del resto, nessuno è perfetto. Dimentichiamo che una scelta ci può influenzare. Questa scelta, a sua volta, derivante da un percorso personale, che ci influenza.
Non dimentichiamo, inoltre, che Biancaneve è un’opera del XIX secolo, con una trama diversa da quella del cartone animato. Per logica, dunque, dovremmo biasimare qualunque cambio di trama e qualunque spunto possa dare adito a qualche interpretazione maligna.
La verità è ben diversa: ognuno vede il mondo – dunque anche le fiabe – a modo proprio. A meno che questa visione non urti la vita pratica di qualcuno, dobbiamo lasciare al prossimo la possibilità di portare avanti la sua idea, perché ha la stessa valenza della nostra a sua volta.
Questo è vero per quelle idee che possono influenzare le storie, siano esse scritte o trasportate sullo schermo cinematografico. L’unico momento in cui dobbiamo batterci per annullare le idee altrui è quando queste influenzano la vita reale di qualcun altro e anche la storia.
So bene che è un contesto diverso, tuttavia sarebbe stato meglio che le persone che hanno vissuto i primi quarant’anni del XX secolo si fossero battute con più forza contro i totalitarismi piuttosto che i loro nipoti si scagliassero contro Biancaneve e Walt Disney, anche se la storia originale non è la sua.