Non sono un grande fanatico della musica dance, forse anche perché non mi sono mai piaciute le discoteche, tuttavia non possiamo negare che anche questo genere abbia subito un’evoluzione nel corso del tempo, come dimostrano i Pentatonix in questo loro video.
Gli anni novanta, a livello di musica dance, non hanno ancora trovato un film alla strega de La febbre del sabato sera o di un interprete come Tony Manero e forse proprio per questo non entreranno nella storia della musica.
Tuttavia, gli anni novanta fanno parte della vita di molti di coloro che mi stanno leggendo, oltre che del sottoscritto, e la musica in discoteca era quella che vi propongo oggi. Ci sono molti altri aspetti che i giovani d’oggi, una trentina d’anni dopo, non potrebbero capire. Forse ci vorrebbe una macchina del tempo, ma basterebbe (come dico sempre) ascoltarsi un po’ di più e la voglia – da parte delle generazioni più anziane – di raccontare come era l’Italia, se non il mondo, ai loro tempi.
I libri di storia ed i documentari, per quanto ben fatti, tendono a raccontare in poco tempo solo un aspetto di un determinato periodo storico e – spesso – la musica non è certo tra gli ambiti più menzionati, salvo trasmissioni apposite o documentari in tema.
Credo esistano solo due categorie di persone che possano raccontare cosa fosse la musica dance negli anni novanta:
- Chi la faceva
- Chi l’ascoltava
A cui si aggiunge la terza categoria, quella dei disc-jockey, che erano – se mi concedete il paragone – i venditori porta a porta della musica di quegli anni. In un certo senso, lo sono ancora oggi. Chi lavora ancora nell’ambiente, però, ha una cultura musicale di tutto rispetto e potrebbe raccontarvi molto di quel periodo.
Una canzone che si associa spesso agli anni novanta è notti magiche. Forse tutte le notti degli anni novanta sono state magiche, ma occorre ricordare la canzone giusta.