
Con lo stile che contraddistingue il blog de Il milanese imbruttito, Wendy Migliaccio ci segnala la notizia dell’aumento delle bici a Milano.
L’articolo fornisce molti numeri, ma non spiega come mai le bici siano aumentate così tanto nel capoluogo meneghino.
Una spiegazione potrebbe essere data dalla crisi economica. La manutenzione di una bicicletta costa sicuramente meno di quella di un’automobile. Non dimentichiamo anche che è più semplice parcheggiarla, anche se è anche più facile rubarla. Comunque, occorrerebbe intervistare un buon numero di nuovi ciclisti per sapere la verità statistica.
Non mi sorprenderebbe che le persone intervistate si sentano un po’ presi alla sprovvista: a volte, si prende una decisione qualsiasi senza riflettere troppo sui motivi.
Fra le poche cose che qualcuno potrebbe rispondere in questi casi è che sente di aver fatto qualcosa che gli ha migliorato la vita. Una seconda possibile risposta è di voler fare – nel proprio piccolo – qualcosa per migliorare la qualità dell’ambiente o la viabilità della città.
Una spiegazione più o meno razionale sta nell’aver provato il bike sharing negli anni scorsi. Il costo di una bici – almeno se ci si accontenta – non è insostenibile. Alla lunga è più economico acquistare un proprio mezzo piuttosto che sottoscrivere un abbonamento.
Quando capita l’occasione di provare una cosa nuova, anche se non la associamo al nostro stile di vita, dobbiamo provarla, purché sia legale. Le più grandi modifiche dello stile di vita sono avvenute dopo lunghe prove, altre per casualità ed hanno riguardato un gruppo ristretto di persone prima di prendere piede.
Anche se vi sentite un po’ dei pesci fuor d’acqua visto che siete in pochi ad adottare un determinato stile, se non date fastidio a nessuno, non dovete vergognarvi, ma esserne fieri.