
Siamo in Italia, forse il Paese che – a livello culinario – può insegnare molto. A volte, però, qualcuno fa una domanda come quella proposta dalla pagina Facebook E sti caz
Ma veramente mangiate gli spaghetti con forchetta e cucchiaio?
In teoria, si potrebbe arrotolare una forchettata di spaghetti aiutandosi con il cucchiaio, ma ogni persona ha la sua teoria. Io, per esempio, arrotolo gli spaghetti sulla forchetta direttamente dal piatto: il cucchiaio lo uso solo per le minestre ed i dessert.
Quello che è vero per uno spaghetto, è vero per qualsiasi altra cosa della vita, matematica a parte. Anche chi preferisce Botticelli a Leonardo, sa bene che comunque il secondo era un genio e sarebbe stupido criticarlo aspramente.
Molto spesso critichiamo qualcuno per il suo modo di fare le cose. Se i principi di fondo sono giusti e non sono stati commessi errori che si sarebbero potuti evitare con un po’ più di attenzione e di metodo, perché criticare?
In questo senso, anche le generazioni più giovani mi ricordano un po’ quelle passate, quando le maestre obbligavano i mancini a scrivere con la mano destra. Tralasciando nozioni ormai basiche di medicina e psicologia, si vede che l’alunno riesce ad avere una buona calligrafia con la mano sinistra.
Qualcuno potrebbe pensare che – con la maturità – siamo disposti ad accettare ciò che ci appare diverso, perché abbiamo visto così tante cose che poco ci potrebbe stupire. In realtà, è il contrario.
Con il tempo, abbiamo acquisito una nostra routine e ci sembra strana qualsiasi altra cosa. Questo può rivelarsi utile per avere lo stupore necessario durante un viaggio, ma in un contesto quotidiano può rivelarsi la base di molti litigi.
Non c’è niente di sbagliato in ciò che facciamo: semplicemente, siamo abituati così.