Imagine è sicuramente una canzone senza tempo: per chi, come me, è nato dopo il 1971, è sempre esistita. Oggi questa canzone compie quarant’anni ed è ancora ascoltata da chiunque.
Per le persone che suonano, credo che Imagine sia imprescindibile ed abbia degli accordi abbastanza semplici: questo è sicuramente uno dei motivi del suo successo senza tempo. Il principale, però, è il messaggio: il testo è – ovviamente – un messaggio di pace e, forse, di un mondo perfetto che tutti vorremmo.
Non sono così esperto di musica per proporre un’analisi approfondita, ma di una cosa sono sicuro: i messaggi semplici sono quelli più efficaci. Per fare un paragone che resti nell’ambito musicale, comprendere il significato di altre canzoni richiede un ascolto meno immediato: anche The Wall dei Pink Floyd è un messaggio, ma molto più articolato e complesso. Occorre conoscere un po’ la storia del gruppo per comprenderla. Imagine, invece, è immediata.
Le persone possono essere divise nello stesso modo. Esiste sia chi capiamo immediatamente, sia chi comprenderemo dopo un po’ di tempo, sia chi non comprenderemo mai.
Certamente, conoscere la storia della vita di una persona ed essere dotati di sufficiente empatia aiuta nella comprensione, ma non sempre è possibile conoscere tutto. Se ci pensate, è come nelle canzoni: anche se non abbiamo conosciuto John Lennon personalmente ne capiamo il messaggio. Altri brani di altri autori sono più incomprensibili. Se non c’è qualcuno che ci guida nell’ascolto, non afferriamo il senso.
Per comprendere qualcuno, a volte dobbiamo affidarci non solo a quanto ci comunica della propria vita, ma anche alle cose che veniamo a sapere da altre fonti, come gli amici e le conoscenze in comune. Non è facile far accettare le proprie caratteristiche al diretto interessato, soprattutto se ha una bassa autostima. Tuttavia potrebbe essere molto di aiuto per lui.