Ennio Doris è stato con Giovanni Rana il primo fra i dirigenti e gli imprenditori che ha prestato il volto per uno spot dell’azienda che aveva fondato.
Sapendo della sua morte, abbiamo subito associato il suo nome al suo volto. In fondo, si è visto molte volte in televisione, ammesso di non aver utilizzato la pausa pubblicitaria per andare in bagno.
Naturalmente, a parte le classiche condoglianze, non proviamo molto dolore: sarebbe peggio perdere una persona cara.
Vedendo una nuova pubblicità di banca Mediolanum, però, non possiamo fare a meno di pensare come sarebbe stato lo stesso spot con il volto di Doris.
Come accaduto con Ennio, associamo spesso il nome ad un oggetto o a qualcosa di simile. Dicendo Ennio, dicevamo banca, così come il primo Enzo che ricordiamo è Ferrari, perciò diciamo automobili.
Non pensiate, però, che stia dicendo una frase come
Se volete essere ricordati, dovete fare qualcosa di importante
Sarebbe incompleta Se volete essere ricordati, dovete fare qualcosa di importante per il vostro mondo, ovvero voi stessi e le persone che vi sono vicine. Se siete un po’ egoisti anteporrete voi stessi agli altri, altrimenti farete il contrario.
Non è importante che lo diciate ai quattro venti oppure che pretendiate un qualsiasi riconoscimento (anche se un ringraziamento è sempre gradito): chi vi è vicino vi conosce, perciò saprà riconoscere anche un vostro gesto di buon cuore.
Se pensate di lasciare un’eredità, non dovete subito associarla al vile denaro. I gesti restano, i soldi passano. Non è necessario diventare filantropi o imprenditori di successo: di persone simili a certi imprenditori è già grasso che cola se ne nasce una per decennio.
È necessario invece pensare a cosa potrebbe servire in futuro alle generazioni più giovani: come sapete, io ho una nipote. Beh, è la persona a cui ho pensato scrivendo questo articolo.