
La parola devi, imperativo del verbo dovere, sottende un obbligo che non ammette repliche, come nel caso della frase apposta all’ingresso di un negozio
Te devi da mette la mascherina
Le persone non apprezzano molto i doveri, soprattutto quando sono imposti per legge: vogliono essere poter libere di scegliere cosa fare.
Il problema è che non siamo soli a questo mondo e c’è qualcuno che ha più potere di noi, dobbiamo semplicemente eseguire. Questo, in genere, è fatto per il bene comune.
Per esempio, se il capo dice al sottoposto
Devi fare questo
Magari qualcuno potrebbe mugugnare che avrebbe un’idea migliore, ma il capo è colui che decide. La legge ed il legislatore seguono lo stesso principio.
Non credete che a tutte le persone piaccia dare ordini a qualcun altro. Se è vero che sono sempre esistiti soggetti che bramano una qualsiasi forma di potere, esiste anche chi si ritrova in mano una patata bollente di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Non solo: imporre una legge presuppone, almeno per l’ordinamento democratico, che anche chi l’ha promulgata rispetti quella legge.
La mascherina non esula da questo principio, con una piccola differenza. Dovrebbero metterla tutti ma, almeno a Milano, non ho ancora visto una multa alle persone che non la indossano.
Detto in romanesco è più simpatico, un po’ come succede con la storia romana presa in giro da Asterix, ma la sostanza non cambia. Noi non abbiamo potuto decidere la legge, ma abbiamo il dovere civico di rispettarla. Fare il contrario non ci rende degli eroi, ma solo dei trasgressori.
L’unica cosa che potremmo fare è- forse – indire un referendum per l’abrogazione della legge, ma non credo avrebbe successo: i no-vax e i no-mask sono solo una minoranza. Perderebbero e dovrebbero rispettare la legge.