
Anche la pagina Facebook di una libreria può condividere una frase interessante come
La cosa che più non sopporto…la falsità travestita da buonismo
L’associazione all’immagine di un personaggio come Lucy, il più arrogante e schietto di tutti i Peanuts, ha un significato preciso: nessuno sopporta la falsità, ma solo i più schietti riescono a dire in faccia la realtà.
Le persone buone tendono ad usare dei termini più morbidi, ma meno incisivi. Non è un’accusa. L’accusa è – invece – rivolta alle persone fintamente buone: pur usando termini che non vogliono urtare la sensibilità altrui, il concetto che esprimono è molto cattivo.
Per vivere serenamente dovremmo sviluppare la capacità di circondarsi di persone buone e di eliminare dalle nostre frequentazioni quelle fintamente buone. Generalmente, i primi tendono a non offendere, i secondi offendono senza che ce ne rendiamo conto, perché si atteggiano a chi ci ha capito a fondo.
C’è una cosa che può aiutarci ad evitare le persone fintamente buone: prima o poi, riveleranno il loro vero carattere perché o commetteranno un errore, o non riusciranno a portare più la maschera che vi ha tanto affascinato quando li avete conosciuti.
Dovete dimenticarvi di poter recuperare quella che pensavate fosse un’amicizia. Brutto a dirsi, le persone fintamente buone non sono interessate alla vostra compagnia, ma ad un proprio tornaconto personale, solitamente non ben identificabile.
Se pensate di ottenere un vantaggio nel recuperare un’amicizia del genere , permettetemi di fare un esempio forse ridicolo. Immaginate di scoprire che tutti i soldi che avete nel portafoglio si rivelino falsi.
La domanda che vi voglio fare
Che interesse potreste avere nel recuperare soldi falsi?
Con la falsità nell’amicizia è la stessa cosa: meglio lasciar perdere e coltivare nuovi rapporti.