Charlie Puth, nel videoclip che accompagna il suo brano, ha bisogno di qualcuno che accenda il suo interruttore interno.
Se paragonate questo videoclip con quello di Marvin Gaye, sembrano che abbiano come protagonista due persone diverse: se anni fa Charlie sembrava pronto a far ballare e pomiciare tutti, in questo caso ha bisogno di un allenatore che lo aiuti.
Non si tratta semplicemente di rimettersi in forma: quando il nostro interruttore interno è premuto sullo spegnimento, occorre qualcuno che ci aiuti a ritrovare l’autostima. Non è necessario che sia un terapeuta. Anche un allenatore o una persona amata può avere lo stesso effetto benefico.
Il testo e il video della canzone raccontano proprio questo. L’allenatore e la persona amata sono riusciti a far scattare l’interruttore del protagonista.
Se non si è terapeuti o allenatori e non si conosce bene la persona che sta soffrendo, non è semplice ottenere questo effetto. Occorre andare per tentativi.
Una cosa che – in teoria – potrebbe aiutare è conoscere il più possibile la persona che sta soffrendo, anche il dettaglio più insignificante della sua vita. A volte, un trauma può celarsi dietro l’evento più banale, come l’insulto sbagliato nel momento sbagliato.
Un secondo problema è trovarsi di fronte a qualcuno che ha sofferto e sta soffrendo, ma – per vari motivi – noi non lo sappiamo.
In questi casi, l’approccio deve essere diverso: continuare a frequentare quella persona per cercare di intuire il suo carattere e ciò che lo fa soffrire. In altre parole, occorre comprendere come prenderlo.
Naturalmente, molta della nostra comprensione dipende anche dal nostro carattere. Essere empatici aiuta molto in questi casi, mentre essere aggressivi fa più male che bene.
Una cosa che – però – potrebbero fare tutti è regalare qualcosa alla persona che sta soffrendo. Non è necessario che sia un oggetto costoso, ma qualcosa che contenga il messaggio
Tu sei importante