
La pagina Facebook i Leopardiani si è immaginata una domanda interessante
Perché aiuti gli altri quando gli altri non ti aiuterebbero mai?
ed un altrettanto interessante risposta
Io non sono gli altri
Domanda e risposta sono interessanti perché rivelano un aspetto molto importante delle persone. Chi pone la domanda sembra interessato a ricevere un proprio tornaconto personale ogni qual volta aiuti gli altri. Chi risponde non sembra minimamente toccato da questa eventualità.
Non possiamo negare che esiste sia chi vuole qualcosa in cambio dagli altri quando fa loro un favore, sia chi si prodiga per gli altri senza chiedere nulla in cambio. Questo dipende sia dal carattere di ognuno di noi, sia dall’educazione ricevuta.
Tralasciando le persone che fanno volontariato da una vita, una persona comune ha davanti a sé varie scelte:
- Comportarsi come se gli altri non esistessero
- Anteporre il benessere altrui al proprio
- Cercare di mediare tra il soddisfare le proprie necessità e quelle altrui
Se volessimo descrivere una persona buona, probabilmente sceglieremmo il secondo caso, ma sbaglieremmo. Leggendo bene, stiamo descrivendo qualcuno che aspira ad essere ricordato. Con una leggera esagerazione, sembra voglia diventare qualcuno che possa essere ricordato nei libri di storia, se non addirittura come martire.
La persona buona, invece, media tra le proprie necessità e quelle altrui: sa bene che per aiutare gli altri deve essere in perfetta forma. Anche se è un personaggio inventato, il Professor Lupin può essere considerato una persona buona. Se è vero che aiuta Harry Potter, è anche vero che lo fa dopo un periodo di riposo.
Nella vita reale può essere difficile dire di no ad una richiesta altrui. Le necessità fisiche sono fondamentali in questo caso. Chi chiede aiuto non sarà felice del rifiuto, ma sapere che quando sarete riposati lo aiuterete meglio gli risolleverà il morale.