Come Laura Pausini nella sua nuova canzone, abbiamo tutti una scatola di ricordi della nostra adolescenza.
Il testo scritto da Madame dovrebbe avere un intento nostalgico, ma il pensiero di quella scatola mi causa rabbia . Forse anche le due cantanti vogliono esprimere rabbia.
Ognuno di noi, nell’età dell’adolescenza o anche prima, aveva dei sogni. Molti avrebbero voluto diventare astronauti o cantanti, ma la vita ha preso un’altra piega ed abbiamo letteralmente dimenticato i nostri sogni.
Se è vero che con l’avanzare dell’età molto sogni sono diventati irrealizzabili, è anche vero che non li abbiamo sostituiti con altri. Forse è troppo tardi per vincere i Mondiali di calcio, ma non è detto che non possiate diventare grandi chef.
Per questo rimpiangiamo la nostra vita adolescenziale. Avevamo quella scatola di sogni che rendeva più leggera la grande fatica di crescere.
Con la scusa della stanchezza del lavoro, abbiamo preferito sostituire i sogni con qualcosa di passivo, come guardare la televisione.
Se Laura Pausini ha ragione, molte persone non si sono dimenticate della loro adolescenza e, di conseguenza, della loro scatola di sogni.
Molti sogni potrebbero essere realizzati ora. Magari non nel modo che immaginavamo da giovani, ma potrebbero essere comunque sviluppati.
Per recuperare quella scatola di sogni vi propongo – forse per l’ennesima volta – di spegnere la televisione e lasciare vagare la fantasia per una sera.
Oltre al vostro profondo desiderio adolescenziale, potrebbe venirvi in mente il modo per realizzarlo. Se non ci riuscite, potete suddividere il vostro desiderio in parti più piccole e porvi la domanda
Come faccio a realizzare tutto questo?
Se non trovate risposta, potreste chiedete consiglio agli amici. Male che vada, avrete condiviso i vostri sogni con una persona che sentite vicina a voi.
Vi accorgerete che realizzare i sogni è una volontà che abbiamo tutti. Insieme possiamo farcela.